martedì 27 settembre 2016
ALEPPO: SOTTO IL SISTEMA DELLA MENZOGNA, QUALCHE VERITA’
Maurizio Blondet 27 settembre 2016 12
Il Financial Times e il Wall Street Journal scrivono, come fosse cosa provata, che sono stati i russi incenerire il cosiddetto convoglio umanitario verso Aleppo: fatto sul quale il ministro russo Lavrov ha chiesto all’Onu un’inchiesta indipendente, sapendo benissimo che la Russia non è stata . Richiesta non solo rigettata, ma di cui i media italiani non vi hanno dato notizia.
I media italiani in compenso riportano l’accusa di Samantha Power, ambasciatrice americana all’Onu: “Mosca commette crimini di guerra”, senza nemmeno ridere. Sono 15 anni che gli Usa commettono crimini di guerra in Afghanistan, Irak, Libia, Somalia….E crimini contro l’umanità in combutta coi loro complici israeliani e con i sauditi: proprio in questi mesi partecipano (con gli inglesi) al massacro della popolazione in Yemen.
I media piangono e ululano di pietà per “i civili di Aleppo”: “90 morti fra cui molti bambini” (Sky Tg 24), “275 mila civili sotto assedio(Repubblica), la povera popolazione senz’acqua – Mosca bombarda perché non vuole la tregua. Non dicono, ovviamente, che Mosca bombarda perché gli americani hanno infranto la tregua sottoscritta, massacrando a sorpresa soldati siriani in coordinamento con l’IS; così mostrando che gli Usa sono complici dell’IS e hanno tratto in inganno Mosca, tradendo la sua buona fede. Anche questo è stato chiarito da Lavrov: “Non più concessioni unilaterali sulla Siria”. E’ la risposta, ha detto, a chi chiede: “Dateci altri tre o quattro giorni di pausa sicché possiamo convincere i gruppi d’opposizione a dissociarsi da Al Nusrah. Se tutto si riduce a questo, non prendiamo sul serio tali discorsi”.
L’Italia: incriminare Mosca
Che cosa è apparso di questo sui media? Niente. E’ apparso che il governo italiano, la Mogherini e gli inglesi e i francesi hanno chiesto all’Onu di INCRIMINARE formalmente Mosca per i bombardamenti su Aleppo, “contro i civili”. Fra cui “tanti bambini”. “ “senza acqua né luce”.
Menzogne e ipocrisia. Aleppo è distrutta da quattro anni. L’acqua e la luce mancano da anni. La distruzione di Aleppo è cominciata con l’offensiva dei “ribelli” nel 2012, aiutati dagli americani e sostenuti Erdogan (che ha saccheggiato gli impianti industriali della città, prendendosi i macchinari e portandoli in Turchia).
In questi giorni, russi e aviazione siriana bombardano le macerie. Macerie fra cui si nascondono i terroristi dell’IS che si fanno scudo della popolazione civile, insieme ad agenti e militari-consiglieri turchi, israeliani, nordamericani.
Non lo diciamo noi. Lo ha detto uno dei capi, forse il capo di Al Nusrah, Abu Al—Ezz, intervistato dal giornale tedesco di Colonia Koelner Stadt Anzeiger :
Abu al Ezz col giornalista tedescoAbu al Ezz col giornalista tedesco
http://www.ksta.de/politik/interview-mit-al-nusra-kommandeur–die-amerikaner-stehen-auf-unserer-seite–24802176-seite2
Qui, il comandante militare dei terroristi dichiara che:
•I terroristi sono direttamente sostenuti dagli Usa
•hanno ricevuto carri armati ad altri armamenti pesanti attraverso Libia e Turchia
•hanno ricevuto ufficiali ed esperti da Usa, Israele, Turchia dentro Aleppo assediata
•i comandanti dell’IS sono guidati dall’intelligence occidentale.
•loro non vogliono cessate il fuoco ulteriori
•“Gli Usa sono dalla nostra parte”.
Il giornalista del Koellner, Von Jürgen Todenhöfer, ha anche girato un video: che è stato fatto sparire con uno dei trucchi che usano strani enti dai nomi di fantasia per censurare notizie che smentiscono le menzogne occidentali.
Fars News, raccogliendo informazioni sul terreno da varie fonti (i curdi, il giornale libanese Al Akbhar, gli ufficiali ianiani sul terreno) ha stabilito che gli americani hanno proprie truppe in Siria, in ben sette basi nella parte settentrionale – in evidente preparazione allo smembramento di quella parte del Paese (Erdogan vuole la sua parte):
Nella provincia di Hasakah gli americani stanno creando un campo di aviazione dall’aeroporto di Rmeilan, fuori uso da anni, dove vogliono stabilire la loro base di operazioni.
Nel villaggio di Mabrouka, dove sono presenti almeno 45 uomini di truppe speciali.
nella Cementiera francese Lafarge, localizzata tra Kobane e la città di Ain Issa, dove apparentemente hanno installato una base di addestramento dei terroristi e un area di atterraggio elicotteri.
Ad Ain Issa ci sono oltre 100 soldati USA.
Alla base di Kobane sono stati visti oltre trecento americani.
A Tel Byder, provincia di Hasaka, i militari Usa formano i terroristi e preparano aree per atterraggio elicotteri.
Tel Abyadh è la base che ha visto i più notevoli movimenti di truppe speciali Usa: presenti almeno 200 special forces con veicoli blindati, bandiera a stelle e strisce alzata su alcuni edifici.
La ‘giornalista’ Maria Goracci che fa’ ‘coraggiosi’ servizi da dietro il confine turco, non ha visto nulla di questo. Piange, come tutti, sui bambini di Aleppo senza acqua né luce (lo sono dal 2012), bombardanti dagli spietati russi. Così la guerra degli americani contro Mosca parrà, ai telespettatori, una giusta e normale risposta alla barbarie russa.
Aleppo senz’acqua? Dal 2012
Le “fonti”a cui invece i media credono ciecamente,e di cui diffondono le”informazioni” sulle atrocità del regime siriano, e sulle sofferenze dei bambini di Aleppo, sono notoriamente due.
le-infomazioni-dellosservatorioLe “informazioni” Syrian Observatory
Una è il Syrian Observatory for Human Rights, che ha sede ha Coventry, Regno Unito, in casa di un tal Rahmi Abdul Rahman, che è un oppositore di Assad, e dice di essere in contatto telefonico con sue fonti in Siria. E’lui che ha dato la notizia (falsa) dell’uso, da parte dell’aviazione siriana, di “barili” pieni di cloro o qualche altra “arma chimica”: E’ lui che valuta le perdite civili in 240 mila, e via crescendo. Nessun “grande giornalista” s’è mai provato a controllare in modo indipendente i dati di Abdul Rahman. Invece molte notizie televisive cominciano: “Il Syrian Observatoy for Human Right”. Come si fa a dubitare di un “Osservatorio sui Diritti Umani”? E il gioco è fatto.
L’altra “fonte” sono i Caschi Bianchi, una pseudo-ong che dice di salvare “migliaia” di vite sul terreno, e si fa’ passare per una sorta di Médécins Sans Frontières araba – di fatto al seguito dei terroristi, di cui è una evidente emanazione. Fondata da un agente britannico, James Le Mesurier, co finanziata dal governo britannico e quello americano, la pseudo Ong “White Elmets” ha ricevuto almeno 60 milioni di dollari per “documentare”le atrocità. Di fatto, ogni attacco contro Al Nusrah viene da questa presentato come “contro i civili, gli ospedali, i medici”.
Non ci credete? Pensate che io stia diffondendo propaganda russa e siriana? Scusate: forse non sapete che il capo siriano dei Caschi Bianchi Raed Saleh, nell’aprile scorso s’è recato in Usa per ricevere un permio per la sua azione “umanitaria”, ma è stato bloccato dalle autorità di frontiiera che lo hanno reimbarcato sull’aereo da cui era sceso, e che tornava a Istanbul, perché a dette autorità risulta”associato ad Al Nusrah”, che rimane nella lista nera americana come organizzaizone terrorista. E questo non l’ha scritto un blogger complottista, bensì il New York Times.
Respinto da Usa come terroristaRespinto da Usa come terrorista
http://www.nytimes.com/2016/04/21/world/middleeast/leader-of-syria-rescue-group-arriving-in-us-for-award-is-refused-entry.html?_r=1
Non avvertite la ‘giornalista’ Goracci. Non avvertite la Mogherini di queste notizie E’ inutile: esse sono parte del Sistema della Menzogna. Così una volta Solgenitsyn aveva definito il sistema sovietico. Oggi, è l’Occidente ad adottar la menzogna totale. Finirà male come quell’altro. Goracci, Mogherini sono i complici consapevoli e i reggicoda del Sistema della Menzogna, e della guerra che verrà.
http://www.maurizioblondet.it/aleppo-sistema-della-menzogna-qualche-verita/
Dugin: la Terza guerra mondiale mai così vicina
Pubblichiamo l'intervento del politologo e scrittore russo Alexander Dugin, scritto sulla rivista russa di geopolitica Katehon. "Come abbiamo detto più volte, l'aspetto principale della stagione politica che stiamo vivendo non è costituito dalle…
newsagielle.it
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Pubblichiamo l'intervento del politologo e scrittore russo Alexander Dugin, scritto sulla rivista russa di geopolitica Katehon. "Come abbiamo detto più volte, l'aspetto principale della stagione politica che stiamo vivendo non è costituito dalle competizioni elettorali, ma dalla guerra. Però, se c'è un luogo in cui le elezioni continuano ad avere una qualche importanza, questo luogo sono gli Stati Uniti d'America, i quali, manco a farlo apposta, sono strettamente coinvolti con il problema della guerra. Alcuni giorni fa, sabato 17 settembre, la possibilità di una guerra è stata straordinariamente alta. Come sappiamo, quel giorno le forze armate americane, che nessuno ha mai invitato ad intervenire in Siria, hanno bombardato le posizioni dell'esercito siriano a Deir ez-Zor. Sessanta soldati siriani sono morti in quel bombardamento. Si è trattato di un colpo estremamente importante per le milizie dell'ISIS, per i quali gli americani svolgono di fatto un'attività di consulenza, oltre che di armamento, sebbene ufficialmente li combattano. Questa volta però hanno superato il limite. Bombardare soldati siriani non significa soltanto dichiarare guerra alla Siria, ma anche alla Russia, impegnata al fianco di Assad. La misura è colma. Certo i vertici americani hanno immediatamente dichiarato che si è trattato di un errore e hanno chiesto alla dirigenza russa di non lasciarsi prendere dall'emozione. Ma gli americani possono stare tranquilli, perchè grazie alla moderna tecnologia tramite i satelliti è possibile seguire quanto accade sul terreno da un desktop. Tecnicamente, i bombardieri americani non possono essersi semplicemente confusi. E cosa più importante: se ti avessero detto che si stavano preparando a bombardarti, e tu non hai detto niente, allora vuol dire che tu eri d'accordo? E' evidente che gli Stati Uniti si stanno preparando ad una guerra contro la Russia. Tali incidenti di frontiera somigliano molto ad operazioni effettuate per sondare un'eventuale reazione. Che fa a questo punto Putin? Il Cremlino reagisce? Il punto di non ritorno non è ancora stato raggiunto, ma la reazione di Mosca non sta a dimostrare che tanti russi sono pronti ad uno scontro diretto, frontale, con la NATO e gli Stati Uniti? E' questa la vera ragione per la quale è stato sferrato l'attacco contro l'esercito siriano. L'élite globalista degli Stati Uniti, ovviamente, non può dominare da sola il mondo intero, tanto più ora che la minaccia rappresentata da Trump potrebbe mettere in discussione persino il loro controllo sugli USA. Soltanto ora che il burattino Obama è ancora in carica, mentre il candidato globalista Hillary Clinton perde colpi giorno dopo giorno agli occhi degli elettori, è ancora possibile scatenare una guerra. Un evento simile consentirebbe loro di far rinviare le elezioni o di costringere Trump, in caso di vittoria, ad iniziare il suo mandato presidenziale in condizioni catastrofiche. Per questo i neoconservatori e i globalisti americani vogliono la guerra. E in fretta, prima che sia troppo tardi. Se Trump riuscisse ad entrare alla Casa Bianca mentre ancora regna la pace, allora una simile guerra non potrebbe avere luogo nel prossimo futuro. E questo significherebbe la fine dell'onnipotenza delle folli élites globaliste. Quindi la situazione, in questo momento, è molto, molto grave. Gli ideologi della NATO e i globalisti americani, ormai sull'orlo dell'abisso, hanno bisogno della guerra ora - prima delle elezioni presidenziali. Di una guerra contro di noi. Non tanto per conseguire la vittoria: ciò che interessa loro è lo stato di guerra in sè. Questo è l'unico modo attraverso il quale possono prolungare il loro dominio e spostare l'attenzione degli americani e del mondo intero dalla loro serie infinita di fallimenti e di crimini. Il gioco dei globalisti è stato ormai scoperto. Presto dovranno cedere il potere e comparire davanti al tribunale della storia. Solo una guerra può salvarli. Ma che dire di noi? Noi non vogliamo la guerra. Nè oggi, nè domani, nè mai. Nella nostra storia noi non abbiamo mai desiderato la guerra. Ma abbiamo sempre combattutto e, in effetti, non abbiamo quasi mai perso. Certo abbiamo sopportato perdite terribili e sacrifici colossali, ma alla fine abbiamo vinto. E vogliamo continuare a vincere. Se non fosse stato così, oggi non saremmo una nazione così grande e libera dal controllo straniero. Ma questa volta è necessario guadagnare tempo, il più possibile. Gli americani hanno sostanzialmente attaccato le nostre posizioni, come i georgiani a Tskhinvali nell'agosto del 2008. I Russi sono sotto il fuoco nemico e questo non può essere ignorato. La nostra reazione è stata estremamente cauta ed equilibrata. Abbiamo detto ciò che pensiamo di questo atto di aggressione americano, ma con termini molto posati. La fatalità della situazione, però, sta nel fatto che se Washington decidesse di optare per la guerra in questo momento, noi non possiamo impedirlo. Se dovessero continuare a ripetersi episodi come quello del 17 settembre noi saremo costretti ad accettare la sfida e a scendere in guerra, o ammettere consapevolmente la sconfitta. Questa volta, l'esito finale della lotta per la pace, che è come sempre il nostro obiettivo ed interesse, non dipende da noi. Abbiamo davvero bisogno di mantenere la pace, di guadagnare tempo fino all'8 novembre. Dopo, tutto sarà più semplice. Ma il colosso al collasso ci concederà questo tempo? Dio non voglia che accada. Ma chi poteva pregare, ha pregato alla vigilia della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. In ogni caso il nostro obiettivo è sempre e solo la vittoria. La nostra vittoria. Gli americani stanno bombardando i nostri ragazzi. La Terza Guerra Mondiale non è mai stata così vicina.
http://www.newsagielle.it/Detail_News_Display/Esteri/dugin-la-terza-guerra-mondiale-mai-cosi-vicina
Damasco ha intercettato conversazioni tra militari Usa e Isis prima dell'attacco del 17 settembre.
La Presidentessa del Parlamento della Siria, Hadia Half Abá, ha dichiarato che il suo paese è in possesso delle registrazioni delle conversazioni militari tra i militari degli Stati Uniti e i terroristi dello Stato Islamico (ISIS) effettuate dopo il bombardamento della coalizione a guida Usa contro l'esercito siriano a Deir Ez-Zor e poco prima della successiva avanzata dei jihadisti. "L'esercito siriano ha intercettato i negoziati tra gli americani e l'Isis prima dell'attacco a Deir ez-Zor", ha dichiarato la Presidentessa in una conferenza stampa a Teheran (Iran). "Le forze americane hanno coordinato con i jihadisti iun attacco contro le posizioni delle truppe siriane dopo il bombardamento", ha aggiunto.
Il 17 settembre, aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti hanno effettutato quattro attentati che hanno causato la morte di 62 soldati dell'esercito siriano, facilitato l'avanzata dell'Isis e compromesso la tregua firmata a Ginevra il 9 settembre.
FONTE
Notizia presa dal sito www.Lantidiplomatico.it visita www.Lantidiplomatico.it
Notizia del: 26/09/2016
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-damasco_ha_intercettato_conversazioni_tra_militari_usa_e_isis_prima_dellattacco_del_17_settembre/82_17227/
Manlio Di Stefano (M5S): «Dal futuro della Siria passa il futuro del mondo»
«Strano mondo il nostro, dove chi ha armato e addestrato i cosiddetti 'ribelli moderati' per destabilizzare il governo del Presidente Bashar al-Assad, insieme a chi ha bombardato senza alcun mandato la Libia di Gheddafi per opportunità commerciali, creando 20 anni di caos in Medio Oriente, si permette di ergersi a moralizzatore»
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di Manlio Di Stefano
Stati Uniti d'America e Nazioni Unite, con in testa la Francia, accusano la Russia di essere la concausa del dramma siriano.
Strano mondo il nostro, dove chi ha armato e addestrato i cosiddetti "ribelli moderati" per destabilizzare il governo del Presidente Bashar al-Assad, insieme a chi ha bombardato senza alcun mandato la Libia di Gheddafi per opportunità commerciali, creando 20 anni di caos in Medio Oriente, si permette di ergersi a moralizzatore.
Gli stessi, tra l'altro, che non si sconvolgono nel riconoscere all'Arabia Saudita (che arma i tagliagola dell'ISIS e applica la sharia) il ruolo di presidente della commissione diritti umani dell'ONU.
La Russia, è chiaro, non sta e non starà a guardare mentre la NATO avanza a oriente e lo Zio Tom prova a pisciare sul giardino di Putin.
Che ci piaccia o meno, così è.
Dal futuro della Siria passa il futuro del mondo, non si scherza più.
Da anni chiediamo che l'Italia si smarchi da questa infame guerra di potere e riaffermi con chiarezza un principio sacro alla pace, quello di non ingerenza. I dittatori li deve cacciare il popolo sovrano non le bombe di chi vuole il petrolio al costo della vita altrui.
La terza guerra mondiale è alle porte e noi, purtroppo, siamo nelle mani del trio Renzi-Gentiloni-Pinotti.
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Notizia del: 26/09/2016
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-manlio_di_stefano_m5s_dal_futuro_della_siria_passa_il_futuro_del_mondo/82_17228/
Siria, comandante del gruppo terrorista Al Nosra rivela l'appoggio ricevuto da Stati Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Israele
Nel corso di un'intervista ad un giornale tedesco, un comandante del gruppo terrorista Al-Nusra, ha rivelato l'appoggio ricevuto da Stati Uniti, Qatar, Arabia Saudita, Israele in Siria.
Il sostegno di cui gode Al-Nusra (rinominato Fath al-Sham) da parte degli Stati Uniti, Israele, Arabia Saudita, Kuwait e Qatar è apertamente confermato, in un'intervista al giornale tedesco Kölner Stadt- Anzeiger da Abu al-Ezz, un comandante della stesso gruppo terrorista.
"Noi siamo una parte di Al-Qaeda. I nostri problemi sono cambiati. Per esempio, ora ci dà sostegno Israele, perché è in guerra con la Siria. Noi e ISIS eravamo un gruppo (singolo), ma gli Stati Uniti hanno favorito l'ISIS per i loro interessi e per scopi politici", ha spiegato il capo della banda estremista al giornalista Jürgen Todenhöfer.
Durante l'intervista, pubblicata, oggi, Abu al-Ezz ha indicato che Washington ha rifornito Al-Nusra tramite terzi. Gli Stati Uniti d'America, ha detto, "sostengono i paesi che ci sostengono. Abbiamo vinto battaglie grazie ai TOW (missile anticarro) e ai carri armati che sono arrivati ??dalla Libia attraverso la Turchia."
"I missili ci sono stati consegnati direttamente", ha aggiunto il comandante del Fronte al-Nusra nella di Aleppo. "Quando eravamo assediati, abbiamo avuto qui agenti di Turchia, Qatar, Arabia Saudita, di Israele e Stati Uniti che ci hanno guidati su come usare i missili e le telecamere di sorveglianza con visione notturna.
Secondo il leader terrorista, gli Stati Uniti sono dalla parte di Al-Nusra, ma non come dovrebbero essere, perché a differenza di altri attori, Washington non ha ricompensato i loro sforzi. "Il governo dell'Arabia Saudita ci ha pagato 5 milioni di dollari per conquistare la scuola di Fanteriadi Aleppo", ha precisato
A parte i suoi supporti, Abu al-Ezz ha parlato della possibilità di un cessate il fuoco ed ha insistito sul rifiuto dell'organizzazione e dei suoi alleati a qualsiasi misura che porterebbe ad una cosa del genere. "Noi non riconosciamo la tregua", ha ribadito prima di riconoscere che, quando entrerà in vigore un cessate il fuoco, "abbiamo riorganizzato le nostre forze in tutte le province".
Inoltre, il terrorista ha evidenziato che il suo gruppo non è a favore dell'arrivo di aiuti umanitari verso la parte orientale di Aleppo. "Il regime deve ritirarsi da tutte le aree in modo d lasciar passare i camion. Se un camion osa accedere, arresteremo l'autista", ha avvertito.
Fonte: ksta.de
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-siria_comandante_del_gruppo_terrorista_al_nosra_rivela_lappoggio_ricevuto_da_stati_uniti_arabia_saudita_qatar_e_israele/82_17233/
Notizia del: 26/09/2016
L'opposizione siriana chiede l'intervento militare degli Stati Uniti in Siria
L'opposizione siriana chiede l'intervento militare degli Stati Uniti in Siria
L'opposizione siriana ha esortato gli Stati Uniti ad effettuare un intervento militare in Siria per "difendere il popolo siriano". E non finisce qui. Regno Unito, Francia e USA chiedono una riunione urgente del Consiglio sicurezza dell'ONU per Aleppo.
Notizia presa dal sito www.Lantidiplomatico.it visita www.Lantidiplomatico.it
"Chiediamo a Washington di adottare immediatamente entrambe le misure militari e politiche contro il governo di Damasco per difendere il popolo siriano, e dare appoggio ai gruppi armati circondati dalle forze siriane nella città di Aleppo ", ha detto il coordinatore dell'Altp Comitato per i negoziati, HNC, Riad Hijab, in alcuni messaggi pubblicati su Twitter.
Hijab ha affermato che l'esercito siriano ha utilizzato armi contro obiettivi civili vietate a livello internazionale.
Il leader dell
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lopposizione_siriana_chiede_lintervento_militare_degli_stati_uniti_in_siria/82_17208/
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